L’aggettivo storico ormai viene attribuito a qualunque impresa, ma in questo caso non è regalato. Consapevole dell’eco che verrà riservato a questo successo, che trasforma l’Hekari in un punto di riferimento e di speranza per l’intero continente, una delle fondatrici del club Vonnie Eteaki Kapi-Natto dedica la vittoria a tutte le isole del Pacifico: “Non pensavo saremmo mai potuti arrivare a questo punto. Voglio dedicare il nostro successo a tutte le isole come la nostra. Sono sicura che il nostro successo darà grandi motivazioni a bambini e giovani, perché hanno visto che una squadra proveniente da un’isola come le loro è riuscita a competere e a vincere a questo livello”.
Aver vinto il titolo di campioni d’Oceania ad appena sette anni dalla fondazione del club, rende ancora più speciale la vittoria sul Waitakere. Con gli australiani che da due stagioni hanno deciso di iscrivere le proprie squadre alla più competitiva Champions League asiatica, l’O-League era diventata una sorta di appendice domestica per le formazioni neozelandesi. Anche in quest’edizione, la qualificazione in finale, ottenuta dal Waitakere United all’ultima giornata della fase a gironi ai danni dell’ Auckland City, che tanto bene aveva fatto nell’ultimo Mondiale per club ad Abu Dhabi nel dicembre 2009, era considerata una sorta di finale anticipata. Nessuno infatti metteva in dubbio l’esito della sfida in finale con l’Hekari vincitore del girone B. E invece i papuani hanno scritto una delle pagine più memorabili della storia di questo sport nell’emisfero australe. Vinta a sorpresa la finale di andata per 3-0, Kema Jack e compagni sapevano che nella gara di ritorno una sconfitta con goleada era qualcosa in più di una remota eventualità.
E il gol segnato dal Waitakere dopo appena tre minuti, per merito di una girata di testa del giocatore-allenatore Neil Emblen, sembrava indirizzare la gara in quella direzione. Anche perché l’Hekari era sceso in campo al Fred Taylor Park optando per il solito 4-4-2, con Kema Jack e Tuimasi Manuca in attacco, anziché per un modulo più coperto, a difesa del vantaggio accumulato nella gara di andata. L’idea di chiudersi dietro, lasciando l’iniziativa agli avversari, nella speranza di colpirli in contropiede era data per scontata. Le scelte opposte messe in atto da Jerry Allen hanno sorpreso il collega Neil Emblen: “Devo ammettere che non mi aspettavo la scelta di venire qui a giocare a viso aperto. Non hanno cambiato nulla rispetto all’andata. Sono stati molto coraggiosi e io stesso non avrei mai schierato la mia squadra così, avendo un 3-0 da difendere”. La mentalità offensiva che ha accompagnato il cammino dell’Hekari non è mai stata rinnegata. Ma i rischi corso sono stati parecchi. Dopo l’1-0 di Emblen, al 14′ saltato il portiere e con tre giocatori in grado di battare a botta sicura, i padroni di casa mancano il raddoppio. Al 32′ nell’area locale Robison atterra Maemae, migliore in campo. Il rigore viene trasformato da Kema Jack. Nel secondo tempo la supremazia territoriale del Waitakere si trasforma in vero e proprio assalto. Ma anche la sfortuna punisce i neozelandesi: al decimo della ripresa colpiscono due pali nell’arco di un minuto con Pearce e Emblen; al 57′ è il capitano Jake Butler che si vede respingere il tiro sulla linea di porta.
Quelle tre occasioni mancate in tre minuti sono un passaggio chiave: la squadra di casa si demoralizza, mentre gli ospiti vedono il traguardo sempre più alla portata. Il rigore concesso per fallo su Lucas e trasformato da Brent Fisher a sei minuti dal termine arriva troppo tardi per impensierire i papuani. Saranno loro a rappresentare l’Oceania ad Abu Dhabi: raggiungono i messicani del Pachuca, freschi vincitori della Concacaf Champions League 2010, i primi ad assicurarsi un posto alla Fifa Club World Cup 2010. LECHAMPIONS OCEANIA
O-League 2009-10 – Finale di ritorno / West Auckland, Fred Taylor Park
WAITAKERE UNITED-HEKARI UNITED 2-1 (1-1)
Waitakere United: Robinson, Rowley, Myers, Bullock, Fisher, Totori (dal 71′ Lucas), Pearce, Sykes (dal 63′ Pelter), Krishna (dal 58′ De Vries), Emblen, Butler. Allenatore: Neil Emblen
Hekari United: Gabina, Omokirio, Muta, Manuca (dall’80’ Waroi), Bolatoga, Kema Jack, Upaiga, Waita, Maemae, Fa’arodo. Allenatore: Jerry Allen
Arbitro: Hauata (Tahiti)
Reti: Emblen al 3′, Fisher su rigore all’84’; Kema Jack su rigore al 35′
Ammoniti: Robinson, Bullock, Pearce; Muta, Manuca, Bolatoga
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